I controlli sul contante in entrata e in uscita dall’Italia si fanno più stringenti: attenzione al tetto di 10mila euro.
Lo scorso 4 settembre l’Italia ha approvato un decreto legislativo che recepisce una normativa europea risalente al 2018, vale a dire la n.1672 del 2018. In particolare il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che regolamenta il flusso di contante in entrata e in uscita dall’Italia, con specifico riferimento ai controlli doganali.
Più che flusso di contante sarebbe meglio dire flusso di valori, poiché a essere sottoposti a controlli non sono soltanto i contanti, ma anche altre forme di beni convertibili in denaro contante. Di questa categoria fanno parte ad esempio le monete in oro, le carte prepagate, ma anche gli assegni turistici.
Lo scopo di questa manovra è quello di combattere l’evasione fiscale. I controlli doganali, infatti, si faranno più stringenti e con loro anche le sanzioni rivolte a chi commetterà eventuali illeciti. Il nuovo tetto di valore che dovrà essere obbligatoriamente dichiarato alla dogana è pari o superiore a 10mila euro.
Ma cosa succede in caso di dichiarazione omessa, errata o manchevole? Il governo ha chiarito che l’obbligo in oggetto del decreto è da considerarsi non ottemperato nel caso di informazioni inesatte o incomplete o nel caso in cui il denaro non venga messo a disposizione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per eventuali controlli. Questi ultimi possono durare fino a 90 giorni in casi particolari.
Le sanzioni per chi non rispetta questi obblighi di legge diventano dunque più stringenti. In particolare la percentuale di maggiorazione da versare in caso di violazione sale dal 15% al 30% della somma dovuta. Inoltre in caso di mancata dichiarazione le autorità si riservano di trattenere fino al 50% della somma entro i 20mila euro, il 70% fino ai 100mila e il 100% oltre i 100mila euro.
Anche i controlli sull’oro si fanno più stringenti, dal momento che il valore soglia entro cui dichiarare l’oro da investimento o da lavorazione è sceso da 12.500 euro a 10mila euro. In generale il trasporto di valore da e per l’Italia sarà dunque sottoposto a controlli doganali più attenti, soprattutto per chi trasporta beni dal valore di 10mila euro o più.
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