Pochi dubbi che il mercato sia in fermento: all’orizzonte si profila ciò che gli analisti chiamato un terremoto del mondo crypto.
Ci sono dei trend che gli investitori non possono ignorare. E da qualche settimana tutti sembrano concentrarsi sulle impreviste evoluzioni che coinvolgono due grandi progetti dell’universo crypto. A quanto pare il futuro delle criptovalute potrebbe essere influenzato dall’ascesa, apparentemente inarrestabile, di nuove piattaforme innovative, sintomo di un distacco, almeno provvisorio, dal dominio degli NFT.
Per i non-fungible token il 2024 è stato un anno di evidente crisi. In tanti si interrogano dunque sul futuro di questa preziosa risorsa digitale unica che rappresenta la proprietà o la prova di autenticità di contenuti digitali. Se non dovesse riuscire a recuperare il suo slancio originale, l’universo NFT potrebbe quindi collassare. Ecco cosa sostengono gli analisti più pessimisti, che accusano il mercato degli NFT di non aver saputo reggere alla pressione della speculazione e ad adattarsi alla costitutiva volatilità degli investimenti crypto.
Altri esperti di criptovalute sembrano invece persuasi che gli NFT troveranno il modo di sopravvivere, magari trovando nuove applicazioni o rivolgendosi al mainstream. La sfida è quella di inventarsi un nuovo futuro, più sostenibile e sempre più orientato all’interoperabilità.
Ma cosa dicono i dati reali? Analizzando il mercato, gli analisti hanno registrato da un lato il boom di Polymarket e, dall’altro, il calo degli NFT. Questi sono i due fenomeni più rilevanti. Ed è effettivamente un po’ poco per parlare di un terremoto nel settore crypto.
Polymarket innesca il terremoto nel mercato delle crypto
Polymarket è una piattaforma di scommesse su eventi del mondo reale, per esempio eventi politici (quanto durerà il Governo Meloni? Maduro manterrà il potere in Venezuela? Trump supererà il 45% di preferenze?). Ebbene, la piattaforma ha rivelato un vero e proprio boom ad agosto: i volumi di scambio si sono moltiplicati al punto da superare il mercato degli NFT.
Fino a qualche mese fa pochi sapevano dire con esattezza di cosa si occupasse Polymarket. E oggi, invece, la piattaforma è conosciuta come il più grande mercato di predizione al mondo.
Il sorpasso dipende ovviamente anche dalla crisi degli NFT. Il mercato degli NFT ha infatti subito un calo significativo rispetto ai valori sfiorati nel 2021, l’anno d’oro. In tanti sperano ancora in una ripresa, ma i dati concreti mostrano un mercato contaminato da una crisi ormai palese. Nessuno, per esempio, può negare che ci sia stata una diminuzione delle vendite. E da qui il calo dell’interesse generale.
Bisogna dunque investire su Polymarket? La piattaforma sfrutta un sistema di liquidità vicina ai progetti DeFi. Un modello che potrebbe presto essere imitato anche da altre realtà. Quindi, più che puntare al nome ormai di dominio pubblico, sarebbe il caso di aprire gli occhi e informarsi su nuovi progetti, magari simili a Polymarket ma con proiezioni di sviluppo molto più interessanti. Il terremoto nell’universo crypto si è espresso solo attraverso brevi scosse. Non ci sono stati crolli e sconvolgimenti. Ma potrebbero arrivare.
