Importanti novità in arrivo sul fronte delle tasse: il Governo di Giorgia Meloni ha fissato i nuovi scaglioni Irpef per il 2025.
Settembre è tempo di manovra di Bilancio e tra le riforma più attese c’è quella dell’Irpef. Tutti attendiamo con ansia cambiamenti che volgano a nostro vantaggio e che riducano la pressione fiscale. Lo scorso anno, dopo anni di immobilismo, il Governo di Giorgia Meloni, apportò una novità importante.
Infatti con la legge di Bilancio 2024 le aliquote Irpef sono passate da 4 a 3 con un accorpamento del primo e del secondo scaglione di reddito. In pratica i redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro – che fino al 2023 pagavano il 25% di Irpef – dal 2024 pagano un’aliquota del 23% esattamente come i redditi al di sotto dei 15.000 euro annui.
In pratica c’è stata una riduzione di due punti percentuali che, però, è andata a vantaggio unicamente dei redditi medio-alti. Anche per il prossimo anno ci saranno cambiamenti importanti che, tuttavia, riguarderanno solo alcune fasce di reddito.
Irpef: ecco cosa cambia dal 2025
Ridurre la pressione fiscale sui contribuenti è uno dei principali obiettivi dell’Esecutivo di Centrodestra capitanato da Giorgia Meloni. Lo scorso anno, con una mossa costata 4 miliardi allo Stato, le aliquote Irpef sono state abbassate da quattro a tre. Previste novità di rilievo anche per il 2025. Ma si sa: accontentare tutti forse sarà impossibile.
Il Governo Meloni è deciso a proseguire sulla strada intrapresa con l’ultima legge di Bilancio. In programma c’è, quindi, un’ulteriore riduzione delle tasse. Tuttavia questa novità non dovrebbe riguardare tutti ma solo i redditi annui sopra i 35.000 euro, cioè la fascia medio alta.
Secondo le prime indiscrezioni trapelate da “palazzo”, infatti, con la legge di Bilancio 2025 è probabile un’ulteriore riduzione dell’aliquota Irpef per la fascia sopra i 35mila euro di reddito e, se possibile, anche per la fascia oltre i 50mila euro. Attualmente le aliquote sono tre:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro lordi all’anno;
- 35% per i redditi fino a 50.000 euro lordi all’anno;
- 43% per i redditi oltre i 50.000 euro lordi all’anno.
Da anni si parla di una flat tax al 15% per tutti ma, al momento, non è possibile in quanto priverebbe lo Stato di troppe risorse. Non si esclude, invece, che le attuali aliquote Irpef possano essere ulteriormente abbassate e passare da tre a due riducendo la percentuale di tasse da pagare per la fascia intermedia, cioè quella compresa tra i 28.000 e i 50.000 euro.
Il problema, come sempre, sono le risorse disponibili. Per la prossima legge di Bilancio, infatti, il Governo Meloni potrà contare appena su 20 miliardi di euro e non potrà fare ulteriore debito. Solo la conferma del taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35.000 euro costerà non meno di 10 miliardi. Abbassare ancora le aliquote Irpef potrebbe essere un azzardo.