Con questa novità, l’INPS mira garantire che i sussidi siano concessi solo a chi è attivamente impegnato nella ricerca di un’occupazione.
Negli ultimi mesi, si è registrata una crescente attenzione da parte delle istituzioni italiane verso l’inclusione sociale e il miglioramento dell’occupabilità dei cittadini. Le novità introdotte dal Decreto Coesione, insieme alle recenti innovazioni tecnologiche, stanno trasformando profondamente il modo in cui domanda e offerta di lavoro si incontrano nel mercato italiano.
L’obiettivo delle nuove misure è duplice: da un lato, migliorare il matching tra competenze dei disoccupati e le richieste del mercato del lavoro; dall’altro, garantire che i sussidi siano erogati in maniera sostenibile e solo a chi effettivamente si impegna nella ricerca di un impiego. Il risultato, però, è che coloro che percepiscono forme di sussidio come la NASPI e la DIS-COLL potrebbero improvvisamente ritrovarsi privati dei propri soldi.
Intelligenza Artificiale e INPS: il futuro del lavoro passa da qui
Il cuore dell’innovazione risiede nell’introduzione di un sistema basato sull’Intelligenza Artificiale, implementato dall’INPS per ottimizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. I percettori di NASPI e DIS-COLL, le principali indennità di disoccupazione, verranno ora iscritti d’ufficio alla piattaforma Siisl, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. Questa piattaforma, oltre a raccogliere i dati relativi ai curricula dei beneficiari, utilizza sofisticati algoritmi per abbinare le offerte di lavoro alle competenze espresse dai candidati.
L’elemento chiave del sistema è l’indice di affinità, un indicatore che misura la compatibilità tra il profilo professionale del disoccupato e le caratteristiche delle offerte di lavoro disponibili. Questo indice si basa su tecniche di apprendimento automatico che analizzano i contenuti testuali dei curricula e delle offerte, valutando la somiglianza semantica e la corrispondenza tra competenze richieste e possedute.
L’introduzione di questa tecnologia mira a semplificare il processo di ricerca di lavoro, aumentando l’efficacia delle proposte fatte ai disoccupati. Grazie a questa innovazione, il sistema fornisce suggerimenti di lavoro più pertinenti e permette ai candidati di filtrare e ordinare le offerte in base al livello di compatibilità con il proprio profilo. Le implicazioni di questa novità non sono da sottovalutare: il rifiuto delle proposte considerate congrue può portare alla perdita del sussidio.
Le nuove misure introducono infatti un obbligo stringente di accettazione. Se un beneficiario rifiuta una proposta di lavoro considerata adeguata in base all’indice di affinità, potrebbe vedersi revocato il diritto al sussidio. Questa condizione è stata pensata per incentivare una ricerca attiva e responsabile del lavoro, riducendo il rischio di abusi nel sistema di sostegno al reddito.
Le Agenzie per il Lavoro comunque, pur potendo utilizzare l’indice di affinità per orientarsi nella selezione dei candidati, non sono vincolate da esso. Questo significa che, sebbene l’indice rappresenti uno strumento utile per identificare i profili più adatti, non impone obblighi di assunzione né stabilisce priorità tra i candidati.