La nuova circolare dell’INPS specifica quali sono le cifre previste dalla legge per chi usufruisce della 104.
La legge 104 contiene e regolamenta tutte le misure d’aiuto per chi è affetto da handicap. Per ottenere il sostegno economico e le agevolazioni previste dalla 104, il soggetto richiedente deve presentare un deficit fisico, psichico o sensoriale tale da arrecargli difficoltà gravi o impossibilità nel prendersi cura di sé stesso.
Al fine di ottenere tale sostegno economico utile non solo a garantire un budget per gli acquisti di prima necessità ma anche per le cure e l’assistenza medica, il richiedente deve fare domanda all’Inps corredata dall’opportuna documentazione e successivamente sostenere un esame di fronte ad una commissione medica che valuterà la gravità della condizione e dunque il corrispettivo dovuto.
Del sostegno economico fornito dalla 104 possono beneficiare anche i parenti (fino al terzo grado di parentela) del disabile, poiché questi possono decidere di occuparsi in prima persona del caro affetto da disabilità e dunque hanno necessità di ricevere alcuni permessi speciali e alcuni benefit che gli consentano di farlo nel migliore dei modi.
Uno dei diritti dei parenti che si prendono cura di un disabile è quello di usufruire del congedo straordinario, un permesso di assentarsi dal lavoro quando necessario per prestare assistenza al parente.
Legge 104, congedo straordinario: l’Inps comunica le cifre ottenibili nel 2024
Offrire il congedo straordinario ai parenti che si occupano di un disabile è una tutela fondamentale, poiché consente ai familiari di occuparsi personalmente delle cure del parente bisognoso. Spesso infatti chi è affetto da disabilità può trovarsi a disagio con un accompagnatore estraneo e trovare invece conforto nell’aiuto di un genitore o di un figlio.
Il congedo straordinario è collegato ad un’indennità per il lavoratore che si assenta. Tale sostegno economico è fondamentale per aiutare sia il lavoratore – il quale perderebbe quanto guadagnato una volta superate le ferie previste da contratto – che il datore di lavoro, il quale sarà dispensato dal pagamento dello stipendio durante il periodo di assenza che è di un massimo di 2 anni (continuativi o spezzati).
In una delle ultime circolari (la numero 61 del 6 maggio 2024) l’Inps ha chiarito che anche nel 2024 il limite massimo di assenza da lavoro è di 2 anni e che per tutto il periodo di assenza il lavoratore riceverà un’indennità mensile pari all’importo dell’ultimo stipendio ricevuto e il versamento dei contribuiti corrispettivi in forma figurativa. Viene specificato inoltre che il limite massimo cumulativo dell’indennità annua è di 42.546 euro e che dunque il massimo giornaliero concesso non può superare i 114 euro.