Ha fatto molto discutere e ancora non è partito, stiamo parlando del registro degli operatori che operano in criptovalute in Italia.
C’è molta curiosità per capire se gli operatori esteri si iscriveranno, o come pensano molti analisti si appelleranno al Tar per via di molte regole inserite nel decreto che contrastano il diritto europeo.

Dopo 4 anni di attesa è avvenuta la pubblicazione del decreto riguardante le criptovalute sulla gazzetta ufficiale e si cerca così di regolamentare (o almeno si cerca) il mercato delle monete digitali in Italia, con l’obbligo di iscrizione per gli operatori di criptovalute alla sezione speciale del registro dei cambiavalute tenuto dall’OAM (Organismo agenti e mediatori)
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Da metà maggio chi Exchange non iscritti saranno considerati abusivi
Tutti gli operatori di crypto exchange che vogliono operare in Italia, avranno 60 giorni di tempo per far a partire dalla data del 18 maggio 2022. Tale data è la stessa sia per i nuovi operatori, sia per quelli che già offrono criptovalute in Italia.

Cosa succede ai clienti Italiani?
L’Organismo sarà in particolare tenuto a fornire i dati identificativi dei clienti nonché le informazioni sintetiche inerenti all’operatività complessiva di ciascun prestatore di servizi relativi all’utilizzo di valute virtuali e prestatore di servizi di portafoglio digitale, suddivise per singolo cliente.